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Salone di Ginevra 2019
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Le nostre impressioni
a cura
di Sergio Chierici e Annalisa Brunetti
L'elenco
ufficiale di tutte le novità del Salone di Ginevra 2019
DA TENERE D'OCCHIO...
Novità di prodotto classiche…
Manteniamo la stessa suddivisione dello scorso anno, per uno
sguardo generale alle novità del Salone
di Ginevra 2019. La prima categoria di vetture presentate è
sicuramente di stampo classico: assaltati da ogni parte, per
motivi di legislazione, di moda o di ambiente, numerosi modelli
con carrozzeria e motorizzazione tradizionale si aggiungono ai
listini, come vere o proprie novità, o anticipano futuri modelli
di serie. Più o meno per tutte le vetture, la parola d’ordine è
elettronica di bordo, con vari livelli di ausili alla guida e
connettività avanzata, la diffusione sempre più completa dei fari
a LED, l’adeguamento alle normative anti inquinamento più recenti,
ma anche la predisposizione alle novità di guida autonoma e
soprattutto elettrica. Tra le future best-seller, ci sono innanzi
tutto le francesi: si sfidano fianco a fianco la nuove Renault
Clio e la rinnovata Peugeot 208, la prima fedele al
modello che va a sostituire ma con gli aggiornamenti tecnologici
di cui sopra, la seconda con uno stile più vicino a due recenti
novità della casa, la grande berlina 508 e l’auto dell’anno 3008,
a metà strada tra la citycar evoluta e la crossover. Tra le altre
novità , il debutto della nuova Mazda 3, vista lo scorso
anno in veste di prototipo, la nuova Toyota Corolla (già
presentata come Auris) negli allestimenti GR Sport e Trek, la
nuova BMW Serie 7 restyling con il doppio rene gigantesco
nel frontale, la rinnovata Mercedes CLA Shooting Brake
dalle linee ripulite, la Volkswagen Passat restyling con
varie novità tecnologiche; novità anche per la Renault Twingo
restyling, riconoscibile per il frontale più pulito, e la Subaru
Levorg restyling. E il gruppo FCA? Ci sono le Alfa Romeo
Giulia e Stelvio in livrea Alfa Romeo Racing,
le Stelvio e Giulia Veloce TI, la Giulietta diesel 2.0 da
170 CV, le Fiat 500, 500L e 500X nella serie speciale 120
per festeggiare i 120 anni, una Panda con allestimento
Wind. Nuove le Abarth 595 esseesse con kit specifico
(scarico Akrapovic e filtro aria BMC) e la 124 Spider Rally
Tribute che in 124 esemplari omaggia la storica versione
rally; tra le Jeep c’è la gamma S per Renegade,
Compass, Cherokee e Grand Cherokee e i rinnovati allestimenti
Trailhawk, Mopar e Night Eagle.
…e SUV-crossover
Notizie buone e meno buone nel settore delle SUV, che
continuano il trend positivo. Ormai tutti i marchi hanno vere e
proprie famiglie di SUV, coprendo segmenti strategici, o altri di
nicchia che in futuro potrebbero anche scomparire. Certe case
hanno scelto di realizzare SUV al posto di vetture tradizionali,
facendo sparire da alcuni listini -e questo per noi non è un
fattore positivo- coupé e altre sportive, ma anche berline e
station wagon; tuttavia, la necessità di ridurre consumi ed
emissioni, e di ottenere più efficienza per le motorizzazioni
elettriche, portano alla progettazione di SUV compatti, o nuovi
crossover dalle linee comunque più affusolate e alleggerite.
Tantissimi i modelli a Ginevra: tra le novità citiamo ad esempio
la Skoda Kamiq, SUV compatto su piattaforma MQB-A0, la
stessa della Skoda Scala (anch’essa presente al salone) e
delle Seat Arona e Volkswagen T-Cross; la Mazda CX-30,
mild hybrid che si pone a metà strada tra CX-3 e CX-5; la Kia
XCeed, SUV compatto al di sotto della Sportage; la Cupra
Formentor concept, SUV crossover sportivo simile alla Arona
ma dalla linea autonoma con 245 CV e ibrido plug-in. Restyling per
la Mitsubishi ASX e nuova generazione (la quarta) per la SsangYong
Korando, simile nello stile alle recenti Rexton e Tivoli,
mentre Subaru aggiorna XV e Forester con
le motorizzazioni Mild Hybrid. Guardando, invece, ai grandi SUV,
notiamo l’esclusiva Aston Martin Lagonda All-Terrain Concept,
la Mercedes-AMG GLE 53 4Matic+ (con la singolare griglia
che ricorda alcuni modelli storici) da 435 CV e 520 Nm grazie al 6
cilindri turbo tre litri affiancato da un motore elettrico, la Mercedes
GLC restyling con nuovi dispositivi di assistenza alla
guida, e l’imponente Volkswagen Touareg V8 TDI da 421 CV e
900 Nm, presente in veste di concept praticamente definitivo,
accanto alla più compatta T-Roc R. Abbiamo già citato la
Stelvio, ma la novità italiana più intrigante sembra essere l'Alfa
Romeo Tonale, SUV di dimensioni più compatte, sempre con il
nome di un passo alpino, presentata in forma di concept car; Maserati
propone invece la Levante Trofeo V8 Launch Edition,
prodotta in 100 esemplari, con 580 CV, nuovi colori (quello
esposto è il Blu Emozione matte) e inediti rivestimenti
Pelletessuta Zegna. In questo gruppo di vetture alte, spicca però
la curiosa Volkswagen I.D. Buggy Concept, rivisitazione
della Dune Buggy classica in versione elettrica: vettura
essenziale e leggerissima per il divertimento puro.
La «passione auto»
Se i SUV rappresentano l’ultima moda (non si sa ancora per
quanto) in termini di automobili di serie, Ginevra è anche il
regno delle fuoriserie, speciali, sportivissime, lussuosissime,
fino agli esemplari unici dei moderni «carrozzieri». Si
parte sicuramente da Ferrari, con la F8 Tributo,
ultima evoluzione della classica V8 a motore posteriore centrale,
rappresentata lo scorso anno dalla 488 Pista; Lamborghini
propone invece la Aventador SVJ Roadster e la Huracan
Evo Spyder. Ci sono poi Bugatti Chiron Sport «110
ans Bugatti» e l'esclusiva La Voiture Noire, le Aston
Martin Vanquish Vision concept, AM-RB 003 nella
livrea definitiva, e DBS Superleggera TAG Heuer Edition, McLaren
600LT Spider by MSO, e la Koenigsegg Jesko, nuova
erede della Agera. L’ultima evoluzione della Porsche 911
si mette in mostra in versione Cabrio, mentre Bentley
festeggia il centenario con la performante SUV Bentayga Speed,
ma anche con Continental GT convertible e Centenary
Limited Edition, e con la Mulsanne W.O. Edition by
Mulliner; dal canto suo, Rolls-Royce mette in mostra gli
allestimenti personalizzati Bespoke. Restando nel Regno
Unito, non sono da dimenticare l'ultima declinazione della
classica spider Morgan, la Plus, e la Ginetta Akula da 575 bhp.
Tra le sportive, sono da segnalare anche la Toyota Supra,
che debutta in Europa nella versione stradale -l’anno scorso era
solo un prototipo, le rinnovate Audi TT RS Coupé e Roadster
e le Lexus LC Convertible Concept e RC F Track Edition.
Tante anche le fuoriserie: Automobili
Pininfarina Battista è da un lato il
ritorno alla produzione in piccola serie, 150 esemplari in tutto,
dall’altro la nuova definizione di supercar elettrica estrema,
come dimostrano i 1.900 CV e i 400 km/h. La GFG Style di
Giugiaro propone la Kangaroo, una hyper-SUV elettrica con
telaio in alluminio e carrozzeria in carbonio, mentre la Italdesign
Da Vinci, opera del team di Filippo Perini, è una coupé
elettrica meno estrema della precedente Zerouno. Da segnalare
anche Touring Superleggera Sciàdipersia Cabrio, Pagani
che festeggia i 20 anni di Zonda, Gumpert Nathalie
Race, un’auto ibrida con motore a metanolo, Hispano
Suiza Carmen, coupé elettrica ispirata alle vetture del
marchio spagnolo degli anni ’30, Puritalia Berlinetta, con
un V8 ibrido da 965 CV che sarà prodotta in 150 esemplari, e Mole
Costruzione Artigianale Almas, evoluzione della 001,
realizzata da Umberto Palermo in collaborazione con il gruppo
Adler.
Il futuro elettrico, connesso ed autonomo
Il futuro, in ogni caso, sembra parlare elettrico: se già nel
2018 le proposte erano numerose, quest’anno le case sembrano
veramente pronte ad un’invasione del mercato. Possiamo citare
sicuramente Fiat, che finalmente presenta al Salone una concept
car molto avanzata, la Fiat
Centoventi: si ispira alla Panda storica, ed è una
sorta di Panda elettrica modulare del futuro, con tante
innovazioni tecnologiche ma anche di design, di comunicazione, di
marketing, sempre rimanendo una vettura economica. Citroën
festeggia il proprio centenario, e propone tra le altre la AmiOne
concept, evoluzione moderna della guida urbana attraverso una
vettura di forma cubica, anche in questo caso con tante
innovazioni tecnologiche. Nel 2020 si attende la prima Volkswagen
ID. elettrica, già vista a Ginevra, ma anche altre case del
gruppo, subito dopo, avranno una derivata dalla ID: la Seat
el-born utilizza il medesimo pianale MEB (Modular Electric
Toolkit), e viene presentata in forma di prototipo, così come la Skoda
Vision iV, con la carrozzeria da crossover. La vera novità è
che la piattaforma MEB sarà condivisa con terzi -ad esempio, i
tedeschi di e.GO- e permetterà di realizzare sia vetture di serie
che fuoriserie come la citata ID. Buggy. Seat propone
anche la Minimò, una Bubble car simile alla Renault Twizy
ad uso urbano, con batterie sostituibili. Tornando a PSA, la nuova
Peugeot 208 viene proposta sul pianale CMP (Common Modular
Platform), comune anche a DS 3 Crossback e ad altre vetture del
gruppo compresa la futura Opel Corsa: questo pianale sarà anche
elettrico, ad esempio sulla e-208, che avrà potenza di 136
CV, 260 Nm di coppia e 340 km di autonomia; la berlina Peugeot
508 Sport Engineered Concept è invece una versione ibrida
plug-in da 400 CV e due motori elettrici, capace di 250 km/h e 4,3
secondi da 0 a 100 km/h. Uno dei prototipi più originali del
salone è sicuramente la Kia EV concept, realizzato dal
gruppo europeo guidato da Gregory Guillaume: piacere di guida,
autonomia e motore elettrico sono il punto di arrivo, ma anche il
design è emozionale, dalla originale combinazione del «tiger nose»
disegnato con i LED (che cominciano ad avere una totale autonomia
stilistica lontana dai fari tradizionali), fino ai 21 monitor
disposti come dei petali attorno al piantone. Le altre novità Kia
sono la e-Soul con motore elettrico da 136 CV o da 204 CV,
quest’ultima con 452 km di autonomia, e la Niro restyling.
Anche Honda evolve le concept car già viste lo scorso
anno, e con la e Prototype ci mostra la futura citycar
elettrica, con luci e fari circolari dal design retro, e la
plancia realizzata con un maxi schermo verticale; Honda collabora
anche con IED nella concept TOMO, frutto del
progetto di tesi in trasportation design. Novità in casa Audi
con la Q4 e-tron concept -che ha in parte le linee della
nuova Q4, ma nella versione elettrica che arriverà tra circa due
anni, e poi le versioni TFSI e plug-in di Q5, A6, A7 Sportback e
A8 L, in grado di percorrere più di 40 km in modalità elettrica;
anche BMW propone le proprie motorizzazioni ibride
plug-in, così come veicoli PHEV sono le Jeep Renegade e
Compass 4x4e. Novità in casa Mitsubishi con la Engelberg
Tourer, mentre la e.Go Life è una city car elettrica
low cost, con un prezzo di 15.900 euro. Il figlio di Ferdinand
Piëch, ben noto responsabile del gruppo Volkswagen, ha realizzato
la Mark Zero con il neonato marchio Piëch Automotive,
una coupé elettrica a tiratura limitata. Poi c’è la smart
forease+ con tetto in tela, innestato nella zona di coda un
po’ come nelle Porsche degli anni ’60, mentre Nissan
propone la MIQ crossover, nuovo esempio di mobilità
elettrica. La famiglia Volvo è rappresentata dalla Polestar 2,
che dopo la Polestar 1 coupé, è una berlina 100% elettrica sulla
stessa piattaforma modulare CMA, rivale della Tesla Model 3,
capace di 408 CV e 500 km di autonomia.
Ci sono alcune case importanti assenti dalla rassegna: tra queste,
Ford, Hyundai, Jaguar, Land Rover, Mini, Opel e Volvo.
Le nostre impressioni
Certamente il Salone di Ginevra 2019 è una delle occasioni
centrali per l'automobilismo europeo: c'è qualche casa assente
di troppo, ma è un momento di confronto importante ad inizio
anno, nel quale mostrare strategie sui nuovi prodotti e sulla
gamma delle case maggiori, oppure progetti più o meno futuribili
di piccoli costruttori, «carrozzieri» tradizionali o fornitori
di prodotti e servizi per l'auto, alcuni dei quali del tutto
nuovi.
Le case automobilistiche hanno un problema da risolvere: gli
annunci enfatici della realizzazione di una nuova gamma di
prodotto elettrica in tutti i settori più o meno nel 2020 devono
ormai essere portati a compimento, almeno a livello di
presentazione generale o progettuale, visto che siamo nel 2019.
Ogni casa si comporta in modo diverso: il gruppo Volkswagen, ad
esempio, dispone di una specifica piattaforma condivisa anche da
altre marchi del gruppo, con la quale produrre sia modelli di
serie di varie categorie e tipologie, sia curiose fuoriserie
come la Dune Buggy di questo salone. Peugeot, invece, propone la
nuova 208 già anche in versione elettrica, in parallelo alla
versione con motorizzazione convenzionale, mentre altre case,
come i giapponesi ma anche le premium tedesche, rinnovano tutta
la gamma nel segno dell'ibrido plug-in, o ancora Honda propone
un primo modello elettrico a dimensione prevalentemente urbana.
E c'è chi si spinge più avanti, ripensando la mobilità, ma anche
la gestione complessiva dell'auto, dall'acquisto alla
condivisione e personalizzazione: basta osservare i prototipi
Fiat o Citroen, che festeggiano rispettivamente 120 e 100 anni
di storia, per averne una chiara idea. Non sappiamo quante di
queste novità potranno arrivare nelle vetture dell'immediato
futuro, ma tutto appare comunque fattibile nella pratica, anche
se ci vorrà ancora un po' sia per migliorare alcuni difetti
intrinseci dell'elettricità (autonomia e facilità di ricarica
innanzi tutto, ma anche gestione di un parco auto dai grandi
numeri e delle batterie esauste), sia per la corretta gestione
delle infrastrutture.
Il
motore a gasolio, spesso ingiustamente messo al bando dalle
amministrazioni pubbliche, continua comunque ad essere prodotto
nelle forme più ecologiche possibili, anche se con un forte
ridimensionamento rispetto al passato; sopravvive bene, invece,
il motore a benzina, che in generale migliora tutte le
prestazioni, grazie all'ibrido, ma anche ad altre tecnologie di
supporto, dai cambi automatici a più marce fino a sistemi
elettronici e aerodinamici. L'elettronica di bordo, poi, aiuta
il guidatore anche in vetture compatte, con un numero sempre
maggiore di funzionalità prima riservate solo a modelli di gamma
superiore.
Ginevra,
in effetti, dà spazio ad ogni tipologia di vettura: vanno di
moda i SUV, che si stanno ridimensionando e affusolando (vedi
l'arrivo anche di Alfa Romeo) per migliorare emissioni e
consumi, anche in vista dell'elettrico, però non mancano vetture
tradizionali come berline e station wagon, che ormai sembrano
delle sportive, a confronto di SUV e minivan. C'è un po' di
carenza, invece, tra le coupé e spider di categoria media o
piccola: ci sono SUV di tutte le dimensioni, ma è tramontata
l'era delle coupé o coupé-cabrio di diverse famiglie. Forse è
una moda che cambierà ancora in futuro, magari in presenza della
diffusione della propulsione elettrica.
Nota
positiva per i carrozzeri, soprattutto italiani, che grazie a
nuovi progetti o a proprietà straniere, stanno tornando non solo
a proporre un design semplice ed efficace (di contro a una
tendenza generalizzata verso l'«overdesign»), ma anche a
riprendere il ruolo di costruttori in piccola serie. Le
fuoriserie e i marchi di lusso stanno in un certo senso
aumentando, a favore di ricchissimi clienti e collezionisti, che
a quanto pare sono diventati un buon numero e in continua
ricerca di novità e denaro da investire, fino agli 11 milioni di
euro della «Voiture noir» di Bugatti. Le supercar sono
affascinanti, e gli italiani sanno stupire, a cominciare da
Ferrari, che presenta la V8 a motore posteriore centrale di
ultima generazione, e Lamborghini con le sue vetture dalla
consueta forma aeronautica.
C'è
però un'ultima osservazione da fare: in tutte queste novità,
Porsche 911 e Alpine Renault, ma anche grandi classici come le
Morgan, restano sempre lì, costantemente aggiornate e rinnovate,
ma con una formula tradizionale e sportiva che viene dal
passato. Addirittura l'Alpine Renault si permette di eguagliare
il punteggio dell'auto dell'anno, la prima crossover elettrica
di Jaguar: l'inglese una novità assoluta per il marchio nata da
una «lettura» del mercato attuale, la francese con la formula
della storica A110, dal motore a benzina compatto e «di serie»
alla trazione e al motore posteriore, dalla carrozzeria
alleggerita all'abitacolo che calza come un guanto. E tante
persone hanno ammirato la Bentley Number 9 originale (accanto
alla Continental GT), dalle griglie evidenti, con cromature a
vista e odore di benzina e olio. Potrà accadere di tutto, ma il
piacere di guida dell'automobile, alla fine, forse non cambierà.
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