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Le nostre impressioni
a cura di Sergio Chierici e Annalisa Brunetti
DA
TENERE D'OCCHIO...
Novità
di prodotto classiche…
Per
le vetture di serie ci sono le ultime tecnologie elettroniche e
di comunicazione, unite a carrozzerie di vario tipo. Tra i
grandi classici prevale la Audi A6 berlina, con una
filosofia di aggiornamento progressivo e tecnologico, ma ci sono
anche due medie come la terza generazione della Kia Ceed
e della Toyota Auris, che insieme alla nuova Classe
A dal design fortemente rivisitato promettono scintile nel
settore combattuto delle medie due volumi. Altri classici per i
rispettivi marchi sono la Peugeot 508, che diventa una
berlina-coupé a 5 porte, e la Volvo V60, ultima erede
delle storiche station wagon svedesi, insieme all’ultima Mazda6
Wagon che invece riflette il Kodo design della casa
giapponese. Nuova generazione, la terza, anche per le
multispazio Citroën Berlingo e per la
sorella Peugeot, che ora si chiama Rifter,
mentre l’utilitaria internazionale Ford Ka+ si
arricchisce di una versione alta, la Active.
…e
SUV-crossover
E a proposito di
vetture alte, si passa alla seconda grande categoria di vetture,
sempre più popolari anche in Europa, anche se non sempre per un
motivo totalmente razionale: i SUV. Sono tantissimi e si sono
ormai estesi in tutte le categorie, ma con predilezione per le
versioni più compatte, a cominciare dalla Volkswagen T-Roc
che promette di essere per molti aspetti la Golf del futuro. Ci
sono SUV compatte come la Nissan Juke, anche di lusso
come la Lexus UX, esclusive e velocissime come la Bentley
Bentayga V8, la Range Rover SV Coupé in serie
limitata, per arrivare alla Lamborghini Urus, medie come
la nuova Honda CR-V o BMW X4, grandi come la Ford
Edge restyling, o ammiraglie quasi coupé come l’inedita Audi
Q8. Poi ci sono le ibride plug-in, ad esempio l’ultima Mitsubishi
Outlander, le elettriche come la recentissima compatta Hyundai
Kona -ma anche la crossover Nexo a celle a
combustibile, e una fuoriclasse totalmente elettrica come la Jaguar
I-Pace, per molti rivale della Tesla X, e così performante
da meritarsi a breve un campionato monomarca. Ed è un SUV
compatto e urbano ad aver vinto il premio Auto dell'Anno 2018:
la Volvo XC40. Il secondo SUV compatto consecutivo, a
testimonianza di una fascia di mercato che, ad oggi, sta
ottenendo i consensi maggiori. Senza dimenticare tuttavia le
vetture a vocazione tutto terreni più estrema, come l’ultima Jeep
Wrangler, rinnovata nei contenuti ma dall'aspetto fedele
alla tradizione.
La
«passione auto»
Le auto
per il fuoristrada ci portano ad una terza categoria di auto,
quelle che comunicano sostanzialmente passione, per sportività o
charme. Ce ne sono tantissime, a cominciare ovviamente dalla Ferrari
488 Pista, la V8 Ferrari di serie più potente di sempre.
L’esclusiva McLaren Senna da 800 CV, la Lamborghini
Huracan Performante Spyder, le Aston Martin Vantage
e DB11 Volante, la Bentley Continental GT e la Porsche
911 GT3 RS sono decisamente delle supercar, assieme ad
altre a tiratura ancora più limitata, come le vetture Pagani
o Bugatti, e a berline coupé di gran lusso come BMW
M8 Gran Coupé o Mercedes AMG-GT Coupé, o ancora la
nuova CLS. C’è il retro design per la ritrovata Alpine
A110 nelle nuove versioni Pure e Légende, ma anche nella Abarth
124 GT che con l’hard top in carbonio diventa quasi una
coupé. E a questi brand sportivi di aggiunge ora anche Cupra,
da Seat, con Ateca e soprattutto e-Racer, elettrica per
le gare. E se Alfa Romeo ricorda i tempi da record al Ring con
le Stelvio e Giulia Quadrifoglio "NRING”, sono i
giapponesi ancora una volta a stupire, perché ancora sanno fare
le coupé di varie categorie: ad esempio, la Lexus RC F Coupé,
o la riedizione della Toyota Supra condivisa con BMW.
Ovviamente qui mettiamo anche i prodotti degli studi di design,
come Pininfarina, Giugiaro, Italdesign e altri studi, le scuole
di design, i creatori di supercar e fuoriserie di tutto il
mondo.
Il
futuro elettrico, connesso ed autonomo
Dalla
passione per l’auto al futuro dell’automobile. Qui abbondano le
concept car, che in alcuni casi sono semplicemente anticipazioni
di auto di normale produzione, mentre altre volte anticipano
soluzioni che vedremo più o meno dal 2025, con alcune parole
d’ordine ricorrenti, pur nella diversità di tipologie e
dimensioni: guida elettrica, autonoma, connessa. L’interesse è
per Volkswagen, che con la I.D. VIZZION anticipa
la grande berlina del futuro, a guida autonoma senza volante e
con autista digitale, uno dei futuri modelli elettrici. La Audi
e-tron è invece la risposta elettrica del gruppo a livello
premium, mentre la Skoda VisionX anticipa semplicemente
la prossima SUV compatta di serie, così come la SsangYong
E-Siv fissa le base per una SUV dell’immediato futuro. Se
la Polestar 1 è un’ibrida del nuovo marchio tecnologico
di Volvo, coupé in serie limitata in vendita con abbonamento, in
analogia con la nuova BMW i8 in versione Roadster, Renault
presenta una sorta di taxi robotico, la EZ-GO, mentre
aggiorna il motore dell’attuale elettrica Zoe, mentre la
smart edition nightsky è un esempio di originale citycar
autonoma del futuro; restando nell’ambito delle alleate con
Renault, ci sono la futura Mercedes EQC elettrica, e due
crossover sportiveggianti e aerodinamiche, la Nissan IMx
concept e la Mitsubishi e-Evolution concept. E sempre
dal Giappone arrivano proposte originali, sempre simili a
crossover come la Lexus LF-1 Limitless concept, oppure
con linee originali per la mobilità individuale, come le Toyota
Concept-i Ride e Concept-i Walk. E una proposta di
design emozionale per una media moderna come la prossima Mazda3,
la Kai concept.
Le nostre impressioni
L'arrivo a Ginevra è stato all'insegna della neve: passata la
galleria del Monte Bianco, il tempo clemente della Valle d'Aosta
si è mutato in una nevicata che ci ha accompagnato per tutta la
discesa a valle, per tramutarsi poi in pioggia. Tantissime
persone erano pronte per quella che, ormai da anni, è una festa
per l'automobile, e che attualmente si muove anche sul piano di
un moderato ottimismo: le auto del futuro, fuel cell,
elettriche, autonome, ma anche volanti, come la Pal-V -che si
trasforma in 5 minuti in una specie di elicottero, o la
Italdesign - Airbus Pop-up, ora con brand Audi, che prevede
l'aggancio di un grande drone alla vettura a terra. Il piano
superiore è pieno di novità anche per ciò che riguarda i
carrozzeri: le firme tradizionali ci sono tutte, da Pininfarina
a Italdesign, da GFG Giugiaro a Touring Superleggera, ma anche i
creatori di supercar, classici come Pagani, addirittura in grado
di restaurare e rinnovare le sue stesse Zonda "storiche", o di
nuova generazione, come Icona design, Venom, W Motors o Lvchi,
alcune delle quali con rapporto diretto tra design italiano -e
torinese in particolare- e costruzione orientale: di queste
singole avventure torneremo a parlare negli articoli di Virtual
Car. Da notare che la vettura da corsa a idrogeno di Pininfarina
diventa finalmente un'auto da guidare in pista. Tanto futuro in
forma di concept car, dalla Hyundai Le Fil Rouge, cui si
contrappongono le attuali versioni elettriche e ibride a
idrogeno Kona e Nexo, a tutta la famiglia I.D. Volkgwagen, con
la berlina I.D. VIZZION novità assoluta, ma con la riedizione
del Bulli che è la star dello stand, e un'intera sezione
dedicata a tutte le eredi moderne ispirate alla Golf GTI. Nella
produzione corrente, Audi consolida la propria capacità di
finitura e allestimento, con lievi variazioni sul tema
dell'eleganza classica: sulla nuovissima A6, oltre
all'attenzione maniacale a far concidere le nuove pieghe sulla
fiancata, ancora si "scende" nel posto di guida come in una
berlina-coupé, ma le emozioni sono tutte per le versioni RS e le
quasi-italiane R8. Seat punta tantissimo sul brand sportivo
Cupra, con una e-racer dalle proporzioni interessanti, mentre
Skoda si dimostra sempre più attenta ad una clientela europea
razionale, con miglioramenti di gamma progressivi, e una forte
attenzione alla propria storia. Porsche, Lamboghini e Bentley
vivono una doppia identità: le SUV e le berline più o meno
capienti, con Urus (cattiva ma alta), Bentayga, anche ibrida, e
le varie Porsche a 4/5 porte da una parte, Huracan, 911, Boxster
e la sempre accattivante Cayman, e l'elegantissima Continental
GT dall'altra: su quest'ultima il «gioco» preferito dai
giornalisti è stato sicuramente ruotare la parte centrale della
plancia, che alterna lo schermo mutimediale ai tre strumenti
circolari classici. Bugatti Sport migliora le proprie esaltanti
performance, e Koenigsegg continua a stupire. E non mancano le
auto d'epoca, sia con l'esposizione di modelli di concorsi e
organizzazioni della Svizzera, sia per alcune «star» esposte dai
nostri carrozzieri, sia con aziende capaci di dare nuova vita,
con tecnologie attuali, a classici senza tempo.
Gli
stand dei marchi francesi hanno dimensioni imponenti: Peugeot
con la nuova 508, berlina coupé 5 porte bassa e filante, e con
un modernissimo I-Cockpit (mai beerlina ha avuto un volante così
piccolo), e le versioni pratiche e conviviali del nuovo Rifter,
Renault con le vetture elettriche rinnovate, ma anche con un
originalissio taxi a guida totalmente autonoma, nel quale si
entra frontalmente praticamente camminando, e che all'interno è
una specie di spazioso salotto. E con un po' di versioni
sportive, a cominciare dall'ultima Megane RS, e proseguendo con
le vetture di formula. Nota di merito speciale per la Alpine:
dopo tanti anni, salire su un'Alpine basata ancora sul design
originario di Michelotti è sempre emozionante. Nota di merito
anche a Peugeot Design Lab, che presenta la propria attività
complessiva: ad esempio, proponendo un abitacolo nautico,
ispirato alle stesse linee guida del design delle auto. In un
clima particolare, dalle ultime dichiarazioni di Sergio
Marchionne in merito al possibile ridimensionamento del marchio
Fiat nel mercato europeo (a favore, ad esempio, del sud
America), l'automobile italiana presenta poche novità, ma tanto
brio: le serie speciali delle 500, gli allestimenti sportivi
S-Design di Fiat, la Abarth 124 GT con l'hard top in carbonio e
la 695 Rivale ispirata alla motonautica Riva. Gran peso ha il
marchio Jeep, come prodotto -arriva la nuova Wrangler, ad
esempio, sempre fedele a se stessa- e come immagine, molto ben
definita, avventurosa e dinamica, e poi c'è Alfa Romeo, che con
le Giulia e Stelvio Quadrifoglio e Nring e la compatta 4C tutta
carbonio riescono sempre a suscitare commenti favorevoli tra gli
appassionati. Al top, Maserati -con tanti nuovi modelli, ma con
le due porte sportive che hanno sempre un fascino unico- e
naturalmente Ferrari, che mette in mostra una produzione senza
precedenti, in un design raffinato e coerente, che nella 488
Pista si confronta con il V8 Ferrari di serie più potente della
storia (720 CV).
E i
giapponesi? Tante le novità, e sostanzialmente due vie: quella
iper-moderna, con linee tese e mai viste prima, che
caratterizzano le linee di Honda, Lexus, o le Toyota a
propulsione alternativa -ma i modelli Concept-i del futuro sono
bianchi, luminosi e semplici, e quella più lineare e dinamica:
qui possiamo citare la nuova Auris, forse più semplice della
precedente come impianto di design, oppure la riedizione della
Supra, cattivissima e dalle linee affusolate e coerenti, oppure
la Honda NSX, disegnata da una donna e più unitariamente
scolpita rispetto ai modelli di serie, oppure la gamma
futuribile elettrica, con una coupé compatta sicuramente degna
di menzione per la sua origine storica fortemente giapponese -e
anche un po' italiana. Interessanti le nuove Nissan, che, fatte
salve le versioni sportive, riproducono una linea spigolosa ma
attraente che forse ha la sua resa migliore nella nuova Micra,
mentre il design più dichiaratamente emozionale è il Kodo design
di Mazda, che nella Kai Concept e nella filante Vision coupé,
dal frontale sfacciatamente proteso in avanti e dal cofano
lunghissimo, mostra una scelta un po' diversa dalle altre case,
anche dal punto di vista meccanico. In Mazda, da segnalare anche
la sorella della 124 spider, la MX-5, che mantiene sempre una
buona dose di attualità, ma anche i modelli di normale
produzione, arricchiti da allestimenti esclusivi, sono degni di
nota. Un plauso a Kia, non soltanto per la Ceed che combatte con
molte concorrenti del segmento, ma soprattutto per la Stinger,
riuscita e degna di lode, dentro e fuori: una berlina coupé
moderna ed emozionale. Si modernizzano i marchi
iper-specializzti, come Isuzu con i suoi truck e SsangYong,
coreana ma di Mahindra come Pininfarina, di cui si può
apprezzare l'attenzione nel design. Le due concept Tata, molto
più moderne rispetto ai modelli attuali della casa, fanno da
apripista agli stand delle case inglesi controllate, Land Rover
(che propone, tra le novità, la speciale Range a tre porte) e
Jaguar: quest'ultima punta molto sull'elettrica I-Pace, anche in
versione corsa, ma gli occhi sono per la sportivissima e
speciale F-Type SVR da 575 CV con la personalizzazione Graphic
Pack. Per Volvo dal capitale cinese ma dalla forte connotazione
svedese, lo stile e l'eleganza semplice superano oggi l'idea
della leggendaria robustezza: la V60 è filante e senza fronzoli,
e la Polestar 1 si lascia ammirare per la sua perfezione
formale, oltre alle novità techicne. Dalla Germania, arriva
Ford, che però è ora «one Ford»: quindi ci sono gli USA, con
Mustang e versione Bullit, nuova e storica, e modelli come Edge
restyling e Mondeo; il Sud America, con Ka+, anche in forma di
quasi-SUV con la Active, ed EcoSport; l'Europa, che in
attesa la nuova Focus, è rappresentata dalla nuova Fiesta -bella
la ST, ma la nostra preferenza come qualità costruttiva va alla
Vignale. Stand completissimi per BMW e Mercedes: la nuova Classe
A mostra un salto di design generazionale, forse più ancora
della CLS, che ha una fiancata dalla semplicità disarmante ed
efficiente; la BMW M8 concept e le altre berline e berline coupé
si distinguono invece fortemente dalle SUV e dalle GT, che
sembrano nate da una mano diversa, anche se con la X2 c'è il
compromesso maggiore tra sportività e praticità. BMW punta molto
anche sul sub-brand i, non tanto per le novità come la i8
Roadster, quanto per il ruolo importante che il team si appresta
a giocare nel prossimo futuro. Un'ultimo accenno alla Hyundai
Kite, realizzata da IED con il centro stile Hyundai e con tanti
collaboratori esterni: l'auto, esercizio per la tesi di
transportation design, è talmente piena di idee innovative e
interessanti, nel ripensare il concetto tradizionale di «buggy»,
da far pensare addirittura all'ipotesi di una produzione.