Fiat 1100: la passione che continua a unire generazioni
A Montecchio Precalcino, nella cornice storica di Villa Cita da Schio, si è svolta il 6 aprile 2025 la 21ª edizione della Festa della Fiat 1100, un appuntamento ormai fisso per appassionati e collezionisti provenienti da varie regioni italiane. L’incontro, organizzato in collaborazione con la Pro Loco locale, ha radunato cinquanta esemplari del celebre modello Fiat e delle sue derivate, prodotte tra il 1937 e il 1969. Il percorso della manifestazione ha ripercorso l’evoluzione stilistica e meccanica dell’auto, dalla Fiat 508C “Nuova Balilla 1100” alla più recente 1100 R, ultimo atto di una lunga storia produttiva.
Tra gli esemplari presenti, alcuni modelli raramente visibili su strada hanno attirato l’attenzione dei partecipanti: dalla Fiat 1100 B Cabriolet a quattro posti del 1948, realizzata dal reparto Carrozzerie Speciali del Lingotto, alle versioni commerciali ELR per il trasporto merci. Il raduno ha offerto così uno spaccato della mobilità italiana del dopoguerra, con auto che molti ricordano legate alla scuola guida o all’utilizzo familiare. A spiccare anche modelli particolari come la 1100-103 TV, le versioni Industriali, la 103 E e la 103 D, fino alla 103 H Lusso riconoscibile per la caratteristica “coda di rondine”.
La giornata è stata scandita da momenti conviviali e da una visita al complesso della villa, che ospita anche un piccolo museo della civiltà contadina. Dopo un giro panoramico sulle colline vicentine, tra paesi e chiese dalla struttura originale, il gruppo ha raggiunto la Trattoria Galdeman a Sandrigo, dove è stato servito un pranzo a base di piatti tipici stagionali. L’evento ha rappresentato un’occasione non solo per ammirare i veicoli, ma anche per rinsaldare un senso di appartenenza attorno a un modello automobilistico che ha segnato un’epoca.
L’organizzazione dell’incontro, coordinata da Fabio Urasini con il supporto del club A.N.T.E.A.S., ha garantito anche quest’anno un perfetto equilibrio tra logistica, accoglienza e contenuti storici. Dai gadget all’omaggio finale, una bottiglia di vino locale, ogni dettaglio ha contribuito a rafforzare la sensazione di partecipare a una vera festa, in cui la memoria del passato resta viva attraverso la cura e la dedizione di chi ogni anno rinnova l’impegno per far rivivere il mito della Fiat 1100.
via | Carlo Carugati

















































