Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2019: l’Alfa Romeo 8C 2900B best of show tra auto d’epoca e prototipi
E’
terminata l’edizione 2019 del Concorso d’Eleganza Villa d’Este,
rievocazione del celebre concorso d’eleganza storico. Allora,
l’occasione per mostrare le più moderne ed esclusive carrozzerie,
in un periodo in cui telai e forme esterne, quasi sempre italien,
vivevano molto spesso vite autonome. Oggi, in una formula che si
ripete ormai da diversi anni, sotto l’egida di BMW come
organizzatore: due giorni a Cernobbio, sul Lago di Como,
nell’esclusività di Villa d’Este, seguiti da due giorni
nel parco di Villa Erba, aperto ad una vivace presenza di
pubblico esterno. E tante vetture: quelle storiche, per ricordare
le forme delle partecipanti al concorso originario, ma anche
vetture di anni successivi; quelle più recenti, con nuovissime
concept car da salone e anche alcuni esemplari unici. Poi le
vetture fuori concorso del eeeeee, di varie epoche: da
segnalare l’incredibile ricostruzione della BMW 2002 ti
Garmisch Bertone, il cui originale è oggi perduto,
importante omaggio a Marcello Gandini. Quindi più mondi, non
sempre legati tra loro, come quello del collezionismo storico e
della compravendita di auto d’epoca rarissime, quello dei
costruttori con prototipi moderni, quello dei moderni carrozzeri e
tecnici con le fuoriserie in esemplare unico: forse in questo
senso il design non è più centrale come nel passato, ma è comunque
un elemento importante in qualsiasi selezione di vetture, per
definizione «eleganti». Ad esempio, oltre alla Garmisch, ci sono
altre due bellissime concept del passato: la conturbante Lamborghini
Marzal di Bertone-Gandini del 1967, ancora oggi modello per
molte vetture contemporanee anche per i singoli dettagli, e la Ferrari
Modulo Pininfarina, firmata in origine da Paolo Martin come
abbiamo raccontato in numerosi articoli, ma che il collezionista
James Glickenhaus, già noto per le sue Ferrari one-off esclusive,
ha arditamente e autonomamente trasformato da prototipo statico a
moderna vettura marciante. Un’operazione della quale avremo più
avanti modo di trattare ancora.
Nell’insieme degli eventi, abbiamo sempre preferito la festosa
partecipazione di pubblico di ogni età, affascinato dalla bellezza
delle vetture, nelle giornate di Villa Erba, rispetto al rigore
aristocratico delle prime giornate a Villa d’Este, che hanno però
il pregio di facilitare l’analisi delle singole vetture per
l’assegnazione dei premi. Quest’anno, pluripremiata -così come in
altri concorsi d’eleganza internazionali quale Pebble Beach 2018-
è stata l’Alfa Romeo 8C 2900B, elegantissima coupé del 1937
con carrozzeria Superleggera Touring, in grado di
aggiudicarsi sia la Coppa d’Oro, il Primo Premio assegnato per
referendum pubblico a Villa d’Este, sia il Trofeo BMW Group, Best
of Show del Concorso d’Eleganza assegnato dalla giuria.
Il Trofeo BMW Group Italia, assegnato per referendum pubblico a
Villa Erba, è stato assegnato alla Lancia Astura Serie IV,
disegnata da Pinin Farina a cavallo della seconda guerra
mondiale, con una linea che anticipava tendenze del decennio
successivo; il Trofeo BMW Group Ragazzi è andato invece alla
citata Lamborghini Marzal, molto gradita dai più giovani,
mentre il pubblico di Villa Erba ha assegnato il Design Award for
Concept Cars & Prototypes all’esclusiva Bugatti La Volture
Noire, da poco presentata a Ginevra. Per le motociclette, che da qualche tempo hanno un concorso
riservato, il Trofeo BMW Group è andato alla Koehler-Escoffier
del 1929, mentre alla BMW R 68 è andato il Trofeo Villa
Erba, assegnato per referendum a Villa Erba.
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