Hyundai Kite: la quattordicesima concept IED Torino per il Salone di Ginevra
Ormai è una tradizione che dura da 14 anni, e quindi da sempre seguita da Virtual Car: nel Master in Transportation Design, l’Istituto Europeo di Design di Torino propone come progetto di tesi una concept car in scala 1:1 in collaborazione con un centro stile importante, per la presentazione al Salone di Ginevra. Per il 2018 la concept si chiama Hyundai Kite, ed è stata sviluppata insieme all’European Design Center Hyundai.
Dai disegni di anteprima si intuisce già di cosa si tratta: lunga 3.745 mm, larga 2.235 mm, alta 1.455 mm e con passo di 2.580 mm, la Hyundai Kite ha l’aspetto di avveniristica dune buggy a due posti. Se l’estetica essenziale tipica di questo genere di modelli unisce caratteristiche grafiche Hyundai alle esigenze di praticità di un veicolo tutto terreni, a cominciare dall’assenza di tetto e portiere, il design esprime anche la modernità tecnologica, con un propulsore elettrico brush-less e una struttura in materiali ultraleggeri, e l’assenza di una vera separazione tra abitacolo e carrozzeria permette per la prima volta di vedere su una concept per Ginevra anche gli interni. Aumentano quindi i partner: accanto a NewCast Services che ha realizzato fisicamente il progetto insieme agli studenti, ci sono anche Sabelt per cinture e sedili, e il Gruppo Sila che espone anche due proposte di cambio by-wire nate nei corsi di Product Design e Transportation Design dello IED; Protocube Reply invece propone la vista della concept in realtà virtuale. Hyundai Kite, sotto il coordinamento di Alessandro Cipolli con la collaborazione di Davide Tealdi e la supervisione di Luca Borgogno di IED mobility lab, è stato realizzato da Nicholas Luke Cho (Gran Bretagna); Priankar Dasgupta (India); Jiabin Dong (Cina); Nithyanandhan Emmanuel (India); Ulises Esquivel Balderas (Messico); Nishank Grover (India); Jin Kim (Corea del Sud); Sai Sandeep Pentakota (India); Luis Rodrigo Rodriguez Mendez (Guatemala); Aditya Saraf (India); Alexandru-Calin Ticarat (Romania); Prashanth Vantimitta (India); Leonardo Vitale (Italia); José Andrés Yanes Belmonte (Venezuela) e Wu Zhengcui (Cina), studenti del Master 2016/17. A Ginevra vedremo il risultato conclusivo del lavoro.