Rinspeed Snap, multispazio del futuro per Ginevra 2018
Non esiste da 40 anni un Salone di Ginevra nel quale non ci sia un prototipo di Frank M. Rinderknecht, a firma Rinspeed: per il 2018 è la volta della Rinspeed Snap. Se inizialmente le vetture esposte erano semplicemente elaborazioni di modellli di serie, già da diversi anni vengono mostrate idee per l’automobile del futuro: a volte si tratta di proposte quasi surreali o provocatorie, ma quest’anno la concept si avvicina a ciò che potremmo effettivamente vedere nelle strade, in un futuro non troppo lontano.
La Snap ha l’aspetto di un bus compatto e dall’interno spazioso, ma intanto è un veicolo a guida elettrica e totalmente autonoma, pensato in un sistema di ecomobilità, e costituito da due parti principali tra loro combinabili: lo chassis («skateboard») e la carrozzeria con funzioni di cellula di sicurezza («pod»). Questa struttura permette di avere numerose varianti di carrozzeria, ognuna con funzionalità specifica, ma c’è anche un secondo vantaggio: conservare la carrozzeria per più tempo, ed aggiornare solo il telaio, meccanicamente e dal punto di vista informatico. Se da un lato si potranno limitare le operazioni di smaltimento e riciclo -la vettura fa largo impiego di materiali e procedimenti ecologici, dall’altro sarà garantito l’aggiornamento tecnico e sulla viabilità, fondamentale per una vettura a guida autonoma.
Come sempre, Rinspeed si affida ad aziende partner, come la svizzera 4erC per il design ed Esoro per l’esecuzione tecnica; ZF ha realizzato i due assali sterzanti con motori elettrici integrati, mentre i leggeri cerchi Borbet da 18” migliorano i consumi. Anche la guida autonoma è progettata con l’impiego di tecnologie di varie marche specializzate, con attenzione ad ogni aspetto, dai sensori di percorso alle mappe, dall’identificazione degli utenti fino alla connettività anche con altre auto e strutture esterne. I pannelli esterni possono mostrare messaggi luminosi, mentre ogni passeggero dispone di tre schermi multimediali e interattivi. E come opzione, è previsto anche un «assistente personale», un robot autonomo in grado, ad esempio, di accompagnare i passeggeri appena scesi dall’auto, e portare anche i bagagli.