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Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2018: vince la Ferrari 335 Sport Scaglietti, ma l’Alfa Romeo 33 stradale si aggiudica i referendum del pubblico

E così anche per il 2018 si è chiuso uno dei concorsi d’eleganza automobilistici più noti in assoluto: il Concorso d’Eleganza Villa d’Este. Sempre con la parte iniziale del concorso dedicata agli esperti di settore e Villa d’Este, e con il momento finale aperto al pubblico nel suggestivo parco di Villa Erba, davanti al Lago di Como, l’iniziativa patrocinata ormai da molti anni dal BMW Group ha raccolto il consueto ampio numero di spettatori appassionati, vincendo anche le previsioni di cattivo tempo. Immutata la formula: il premio alle vetture d’epoca riporta indietro nel tempo, all’edizione originaria del concorso dal 1929 al 1949, mentre le concept cars, che devono rigorosamente poter percorrere autonomamente le vie del parco, rappresentano il futuro; e poi le motociclette d’epoca, protagoniste di un proprio concorso già da qualche anno, e le vetture fuori concorso presentate da BMW.
Partiamo dalla vettura che ha conquistato il Trofeo BMW Group, Best of Show del Concorso d’Eleganza, assegnato dalla giuria tecnica capitanata da Lorenzo Ramaciotti: la Ferrari 335 Sport Scaglietti del 1958, di proprietà dell’austriaco Andreas Mohringer, ha ricevuto il riconoscimento più alto della manifestazione. Una vettura estrema in tutto, a cominciare dal V12 di 4 litri da 430 CV a 8000 giri, vanta la partecipazione a diverse gare, fino alle recenti quotazioni da capogiro per i soli tre esemplari superstiti.

Per gli altri premi scelti con referendum pubblico, c’è però da sottolineare una particolarità: se tre Alfa Romeo hanno dominato la Mille Miglia, qui un’Alfa Romeo storica ha fatto il bis, vincendo sia la Coppa d’Oro, il primo premio assegnato a Villa d’Este, sia  il Trofeo BMW Group Italia, assegnato invece dal più numeroso pubblico di Villa Erba. Non si tratta certamente di un’Alfa Romeo qualunque, ma della particolarissima Alfa Romeo 33/2 Stradale disegnata da Scaglione, da più parti indicata come una delle più belle vetture del XX secolo, e anche già vittoriosa a Villa d’Este nel 2011. Nata nel 1968, il suo V8 due litri da 230 CV a 8.800 giri la rendeva una delle vetture stradali più performanti di quel periodo: grazie ai 700 kg di peso, ma anche ai soli 99 cm di altezza, poteva raggiungere i 100 km/n in 5,6 secondi. Di proprietà dello svizzero Albert Spiess, questa 33 è una delle pochissime mai realizzate: non se ne conosce ancora il numero esatto totale, tenendo conto che i telai 33 usati per uso stradale furono solo 18, e 5 di questi allestiti da carrozzieri per versioni speciali.

Curioso il fatto che i più giovani, chiamati al voto referendario con il Trofeo BMW Group Ragazzi, abbiano invece premiato un’auto progettata appena due anni dopo, ma dal design avveniristico: quella Lancia Stratos Zero del 1970 disegnata da Marcello Gandini che gettò le basi per il modello di serie, ma in forme molto più estreme.

Tra le novità delle vetture d’epoca, l’esposizione di alcune interessanti Formula 1 storiche, mentre il Design Award for Concept Cars & Prototypes, il premio dedicato ai prototipi moderni assegnato sempre per referendum a Villa Erba, è andato ad un’altra Ferrari, l’ultima one-off realizzata dal Centro di Design guidato da Flavio Manzoni a Maranello: la Ferrari SP38 Deborah, qui presente in anteprima assoluta, e della quale avremo modo di ritrattare a breve. Interessanti anche le altre concept car presenti, tra le quali la recentissima Genesis Essentia, la Mazda Vision Coupé di Ikuo Maeda e la GFG Sibylla di Giorgetto e Fabrizio Giugiaro.

Numerose le moto d’epoca, presenti al concorso da otto anni: il Trofeo BMW Group, primo premio assegnato dalla Giuria, è andato all’originalissima Moto Major del 1948. Dotata di un monocilindrico da 347 cc, è di proprietà tedesca (Deutsches Zweirad e del Museo NSU), ma fu realizzata dall’italiano Salvatore Maiorca di Torino, che dopo aver costruito carrelli di atterraggio per aeroplani, applicò a una moto la sua invenzione di ruota con molleggio interno tramite elementi in gomma integrati; l’esemplare unico, realizzato con la collaborazione del reparto aviazione Fiat anche per la carrozzeria aerodinamica, fu presentato dalla Pirelli alla Fiera di primavera di Milano nel 1948, ma non fu mai realizzata in serie. Il pubblico di Villa Erba ha invece premiato il sidecar Brough Superior SS80, prodotto a Nottingham, in Inghilterra, nel 1939 e presentato in concorso dallo svizzero Daniel Kessler; menzione d’onore della giuria per la storica e rarissima Indian Twin-Cylinder del 1907 di proprietà di Frank Grahl (Germania).

Un cenno anche a quanto presentato fuori concorso da BMW: la M8 Gran Coupé vista a Ginevra e anticipatrice della serie 8 di prossima uscita, la SUV Rolls-Royce Cullinan e la moto BMW Motorrad Concept 9cento; inoltre, un omaggio alle BMW i8 e a diverse auto marchiate BMW M. Una festa, quindi, che si rinnova continuamente, e che dà ora appuntamento all’edizione 2019.

L’elenco di tutte le vetture premiate
Raccolta di immagini ufficiali da Villa d’Este e Villa Erba